Padre Ludovico da Casoria

Padre Ludovico a Procida

Quali e quante fatiche siano costate, specialmente all’inizio queste fondazioni è facile immaginarlo. Egli viaggiava preferibilmente a piedi, in tutto affidato alla Provvidenza, leggero e libero come un uccello. Tra il 1848 al 1884 fondò varie fraternità in molte città e paesi dell’Italia centro meridionale.

Visitò una prima volta l’isola di Procida, invitato da un sacerdote amico, senza riuscire a concretizzare i propri propositi missionari. Qualche tempo dopo afferrò a volo la notizia che un battello a vapore stava per salpare in direzione dell’isola, ma per un errata informazione, quando giunse nel luogo di partenza, trovò che il battello aveva già levata l’ancora. Raggiunse allora l’isola con una piccola barca, ma all’approdo di Procida non trovò nessuno di sua conoscenza ed andò di filato nella chiesa più vicina per raccogliersi in preghiera. Un vecchio prete, notando la presenza di quel frate sconosciuto, gli chiese chi fosse e per quale motivo fosse sull’isola : “Sono il Padre Ludovico di Casoria – fu la risposta – un povero frate che va in giro per chiamare i cristiani a penitenza e ad associarli, se vogliono, al Terz’Ordine Francescano”. Quando il prete conobbe il nome del frate, che già aveva una qualche notorietà, convoco il popolo. Padre Ludovico sapeva toccare le corde giuste per entusiasmare i buoni e successivamente agli incontri con il popolo di Procida, l’isola si arricchì di due fraternità terziarie, la maschile e la femminile, che ebbero lunga vita e furono assai attive.

Siamo nell’anno 1864, quando sull’isola inizia a concretizzarsi un piccolo Ospedaletto per l’assistenza ai malati poveri.

Lo stesso Padre Ludovico, dopo qualche anno scrive al Papa (16 gennaio 1881) per ottenere una Speciale Benedizione:

“ A Sua Santità Leone XIII

Beatissimo Padre

Il Padre Lodovico da Casoria, prostrato ai piedi di V.S., espone come egli, in qualità di Commissario del Terz’Ordine di S. Francesco, avendo eretto nell’isola di Procida una Congregazione del Terz’Ordine, i fratelli e le sorelle si esercitano, con molto fervore e molto frutto, ad assistere gli infermi nelle case e, ultimamente, si è fondata una infermeria per i malati poveri. Ora, a fine di infervorare sempre più i fratelli e le sorelle, supplica umilmente V.S. per ottenere una speciale benedizione autografa a piedi della presente, per tutti quelli che con le lemosine, coll’opera, o con qualunque altra maniera, aiutano, servono ed assistono i malati, non che per tutti i malati stessi ricoverati nell’infermeria,

Che della Grazia ecc.

Napoli, S. Raffaele 16  gennaio 1881

                                                                                     Fra Lodovico da Casoria          

 

 

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